Chris Weitz ha rilasciato un’interessante intervista a Entertainement Weekly online dove ha parlato delle recensioni che il film sta avendo, e delle continue molestie al cast da parte dei paparazzi che li inseguono, il più delle volte in maniera sconsiderata.
EW: Di che cosa avevi più paura prima di questo week-end?
CW: Di nulla in particolare. Le proiezioni erano abbastanza concordi nel dire che non avrei mandato in rovina lo studio. Ma se uno volesse immaginare le loro più grosse paure, queste erano soprattutto legate al rifiuto del film da parte dei fan. Quello di cui ho preso atto nel corso della scorsa settimana era che non desideravo a tutti i costi delle buone recensioni al film. Accettato questo, il punto era che il film era stato pensato per le fan e se per loro non avesse funzionato… non avrebbe funzionato.
EW: Ti hanno stupito le recensioni negative?
CW: Niente mi sorprende delle recensioni. Avendo fatto il critico io stesso, posso dire che ci sono due modi di mettere le cose. Puoi essere quello che dice che è un bel film, oppure quello che da dell’insieme un giudizio più negativo. E visto il bombardamento dei media che ha accompagnato ‘New Moon’, la cosa non mi ha stupito. Avrei solo voluto che fosse più apprezzato il lavoro del cameraman Javier Aguirresarobe. Penso sia un genio e anche che abbia fatto qualcosa di egregio.
EW: Molte fan hanno detto di preferire il film al libro, dato che ‘New Moon’ era quello che della serie amavano di meno.
CW: Ci vuole molto tempo per leggere ‘New Moon’ e per molto tempo non c’è Edward. E quindi nel film, dove tutto è molto concentrato, c’è molto film senza RPatz. C’è però l’enorme lavoro che fatto da Taylor (Lautner), che è riuscito a convincere il pubblico delle lettrici che erano molto scettiche. Vederlo in carne ed ossa, è stato diverso.
EW: E’ interessante il fatto che lei abbia accettato di portare ancora sullo schermo l’adattamento di un libro e con un altro studio, quando quello precedente era andato male.
CW: Mi piacevano molto gli attori. Ho visto il primo film e ho pensato che fossero speciali, in particolar modo, Kristen, Robert e Taylor. E poi mi piaceva il modo in cui si adattavano al libro. Sapevo come avrei voluto farlo. Ed ero convinto che la fedeltà al libro avrebbe pagato. Vinci quando riesci a convincere non solo le fan, ma anche le persone che sono solo incuriosite da ciò che le fan amano. E il boxoffice ci dice una sola cosa e cioè che è stata una vittoria. Ha incassato più questo film in un giorno che il ‘golden compass’ complessivamente nella sola Inghilterra. E’ un fatto straordinario.
EW: Qual è stato il momento più facile e quello più difficile nel girare ‘New Moon’?
CW: Il momento più difficile è stato quello di dover girare alle 5 di mattina in una foresta e lottare per ottenere delle inquadrature che potessero poi stare insieme correttamente in una scena. C’era veramente freddo in quella foresta del British Columbia, e sapevamo che avremmo avuto una notte come quella anche il giorno dopo. I momenti più belli sono stati invece quelli di vera intesa con gli attori. Con Taylor ad esempio, quando ha capito cosa avrebbe dovuto fare. E’ stato molto gratificante per me.
EW: Qual è la più bella scena di Taylor secondo lei?
CW: Quella in cui sale nella stanza di Bella. C’è molto pathos in quella scena, è quasi un melodramma, qualcosa di veramente toccante. Oppure il suo ultimo momento, quello in cui pronuncia il nome di Bella. Si capisce proprio che cosa in quel momento lo distrugge. Ci sono dei momenti in cui è così autentico, una sensazione davvero molto gradevole. Lui è come lo vogliono le fan e ho sempre saputo che ce l’avrebbe fatta.
EW: Pensa che Kristen sia maturata come attrice in questo film?
CW: Non sono sicuro che abbia già dato il massimo delle sue potenzialità. E’ un’attrice di razza. L’esperienza di lavorare con lei e il tipo di lavoro che è riuscita a fare sono abbastanza straordinari. Dimentichiamoci del fatto che è una ragazza innamorata di un vampiro, e guardiamo solo la sua abilità nel trattenere le emozioni per poi farle emergere nella maniera giusta. E’ molto convincente e sono fiero di essere stato capace di darle lo spazio necessario. Sono stati momenti alti questi.
EW: Ha fatto il film che voleva?
CW: Sì, abbastanza. Sono molto soddisfatto di come il film si presenta, di quello che mette a fuoco. E poi sono soddisfatto di come siamo riusciti a farcela, tutti, lavorando in condizioni umane. Nessun attore è stato bastonato durante il film.
EW: Com’è andata con i paparazzi? Siete stati inseguiti?
CW: Ci è successo un po’ come a Sean Penn all’aeroporto di LAX. Stavamo partendo per il tour europeo. Avevamo appena finito la conferenza stampa e stavamo andando all’aeroporto e qualcuno ci accompagnava alle macchine su cui poi siamo saliti. Siamo stati inseguiti da otto furgoni ed era veramente pericoloso guidare. E ho capito per la prima volta che cosa dev’essere successo alla Principessa Diana (non che io sia la Principessa Diana) e ho capito perché le persone famose si incavolano. Il mio primo pensiero quando sono sceso dalla macchina è stato “Chi era l’autista di quella macchina?” Non l’ho mai saputo, ho solo visto uno con il cappuccio. Un fotografo e mi impediva di camminare. Aveva il diritto di essere lì ma non in quel modo, e ho dovuto trattenere qualcuno dal picchiarlo. Mi sono sentito al tempo stesso protetto e indifeso. C’è una differenza enorme tra l’attenzione delle fan, che è amorevole, e quella dei paparazzi. Credo che questi ultimi siano una bassa specie di primati.
Carino eh?