‘Twilight’ ha fatto di lui una star. Un incontro con il vampiro caro alle ragazze.
PM: Come vive questo continuo interesse alla sua persona?
RP: Cercando di separare il personaggio che interpreto dal ragazzo che sono. Quando sento le ragazze gridare ‘Edward’ mi rendo conto della cosa. Di recente, mentre stavo girando ‘Remember Me’ a New York, mi sembrava di essere a una convention di fan di ‘Twilight’. Non appena uscivo dal camper era la rivolta, tutte che urlavano. Era ingestibile per me come per l’équipe. Ma il mio maggior timore è quello di diventare una persona egocentrica. Non voglio cambiare in questo senso, ma restare quello che sono. Edward, non è che un personaggio… Malgrado tutta questa follia spero di rimanere quello che sono, veramente. A rischio di dovermi proteggere al massimo.
PM: Come fa?
RP: Ci sono sempre dei luoghi in cui nascondersi. A volte è difficile, e quindi sto attento ai luoghi che frequento. E’ una vita complicata, ma a cui mi sono abituato. Il mio prossimo film sarà nel deserto del Nuovo Messico. Questo mi permetterà di essere qualcos’altro, di poter interpretare un personaggio senza la pressione dei fan.
PM: Questa non è vita, a 23 anni…
RP: No, sono d’accordo. Ma fa parte del gioco. Certi attori prendono i loro personaggi talmente sul serio da diventare i loro personaggi. Io non ho intenzione di diventare un vampiro… (che carino!). L’importante è essere credibile. Ho paura di fossilizzarmi, di non evolvere. E’ molto frustrante e fastidioso. Ma tocca a me gestire tutto questo caos…
PM: Si dice che è molto solo dopo ‘Twilight’; senza amici o quasi…
RP: Si dicono un sacco di cose… Ho lo stesso gruppo di amici da quando ho 12 anni. E lo sono ancora, solo che non li vedo perché non sono più stato in Inghilterra da tempo.
PM: Come pensa di costruirsi una vita privata, magari di sposarsi?
RP: Per ora non lo so. E’ così prematuro… Qualunque cosa dica, qualunque cosa faccia, sarei sulla difensiva. Quindi spero solo che le cose si calmino. A volte mi sento come un surfer sull’onda, in bilico. Ma penso di poterne uscire…
PM: Per uscirne, dovrà ottenere altri ruoli, interpretare altri personaggi…
RP: Ho già fatto i primi tre episodi di ‘Twilight’. Il secondo è sugli schermi, il terzo è previsto per l’estate prossima. Poi ci occuperemo del quarto e ultimo episodio che dovrebbe uscire nell’estate del 2011. Questo significa che tra un anno e mezzo, due anni al massimo, potrò abbandonare gli abiti di Edward (sigh!) Nel frattempo farò altri due film molto diversi da ‘Twilight’. E potrò mostrare un’altra faccia di me. Non dimentico mai che il mio lavoro è quello dell’attore. Cerco di migliorare, e di non fare troppo caso a quello che sta succedendo. Se no, sarei già impazzito. Desidero che le persone mi vedano finalmente come un attore, e non come Edward.
PM: Kristen Stewart è nella stessa situazione. Ne parlate?
RP: Certamente. Ne parliamo continuamente, siamo nel cuore di questo fenomeno…
PM: Le voci dicono che girerà a Parigi per tre mesi, a partire da gennaio. Vero o falso?
RP: Era il progetto iniziale, ma poi hanno deciso di girare a Budapest. Sembra che questa città somigli a Parigi, ma so che non sarà lo stesso. Si tratta dell’adattamento di ‘Bel-Ami’ di Maupassant, un autore che non conoscevo. Ho letto prima la sceneggiatura e poi il libro. Mi è piaciuto un sacco, ma non sapevo che fosse così popolare in Francia (beata gioventù!). Kristen non ci sarà. Desideravo recitare con un’attrice francese (e Uma Thurman, e Kristin Scott Thomas, che fine hanno fatto?). E così ho avuto modo d’incontrare molte vostre attrici. Tutte stupite del fatto che il film fosse girato in inglese…
PM: Ha intenzione, come dicono, di registrare un disco?
RP: Ho scritto delle canzoni, è vero. E proverò a registrarne qualcuna quando avrò finito la promozione del film. Ma lo farò innanzi tutto per me. Non ho alcuna voglia di pubblicare un album che porti un etichetta con scritto ‘dal vampiro di Twilight’. Se un giorno uscirà un mio disco non ci sarà né il mio nome, né la mia foto sulla custodia. Mi si ascolterebbe non come un cantante al suo debutto, ma come l’attore che ci prova. Prima di diventare famoso, mi piaceva cantare nei bar, nei pub. Oggi non è più possibile. Mi aspettano dietro l’angolo…
PM: Sembra che la celebrità non le piaccia molto.
RP: Sì, sono un po’ stordito e preferisco non pensarci. E allora lavoro. Sul set sono anonimo come tutti. Il regista è il padrone, gli altri sono su un piano di parità. E poi si è fuori dal mondo. La felicità, in qualche modo.
Voi ke ne dite???